Offrire una rinnovata proposta morale dove far convergere le istanze dirompenti della modernità, promuovere la certezza del ragionamento matematico contro l’ambiguità degli argomenti impiegati dagli scettici, trovare il giusto equilibrio fra ragione e retorica. Sono solo alcuni dei tanti, ambiziosi obiettivi che si pose Marin Mersenne, padre minimo, teologo, filosofo e matematico. E che saranno analizzati venerdì 13 ottobre alle ore 9 al santuario di San Francesco di Paola con il convegno “Morale e uso della ragione in Marin Mersenne”. Intervengono: Domenico Bosco, docente dell’Università Cattolica di Milano, illustrerà la filosofia morale nel Seicento, Cinzia Grazia Messina, docente del Liceo Galileo di Dolo (VE), parlerà della vita morale in Mersenne tra ragione e fede, Claudio Buccolini, ricercatore del CNR Iliesi, presenterà Sviluppi della morale mersenniana e le polemiche sulla recta ratio, Raffaella Santi, docente dell’Università di Urbino, presenterà l’Ars ratiocinandi tra scienza, morale e filosofia. Introduce e modera Leonardo Messinese, OM Pontificia Università Lateranense. All’apertura dei lavori, il saluto di padre Francesco Trebisonda, MRP Correttore provinciale e Presidente della Fondazione San Francesco di Paola.
Marin Mersenne naque a Oizé, in Francia, l’8 settembre 1588 e dedicò alla fede e alla ricerca tutta la sua vita. Dopo essersi formato al collegio gesuita di La Flèche, famoso per essere stato frequentato anche da Cartesio, studiò alla Sorbona di Parigi e fu sempre mosso da interessi scientifici e matematici. Con Thomas Hobbes, del quale fu caro amico, Marin Mersenne indagò a fondo l’uso della ragione. I suoi testi presentano un’attualità sorprendente. La sua attività di dialogo e confronto creò veri e propri flussi informativi scientifici tra i grandi intellettuali del tempo, in un’epoca nella quale non esistevano ancora riviste scientifiche.
Il convegno si tiene al santuario di San Francesco di Paola, a Paola (CS). Qui è anche possibile visitare, con ingresso gratuito, la mostra “Jean François Niceron e Emmanuel Maignan: due padri Minimi, tra scienza e fede”, a cura Alessio Bortot, Agostino De Rosa e Imago rerum, direzione artistica di Ester Aloise, inaugurata il 7 ottobre scorso. Un’esperienza inedita che, attraverso opere fisiche e ricostruzioni digitali, consentirà ai visitatori di fare un viaggio tra scienza, arte e fede.
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