La Fondazione San Francesco di Paola nasce nel lontano 25 luglio 1996 e si propone finalità di solidarietà sociali, quali la tutela la promozione e valorizzazione delle cose di interesse artistico e storico, ivi comprese le biblioteche , nonché la promozione della cultura e dell’arte e in genere e su San Francesco di Paola e l’Ordine dei Minimi attraverso la conoscenza di una parte significativa del patrimonio più antico di opere d’arte mobili custoditi nel Convento di San Francesco di Paola. Questo patrimonio storico artistico, nel corso dei secoli incrementato e valorizzato tramite acquisizioni e committenze – alimentato dalla consapevolezza che “Il Cristianesimo fin dalle sue origini ha ben compreso il valore delle arti e ne ha utilizzato sapientemente i multiformi linguaggi per comunicare il suo immutabile messaggio di salvezza” – si pone oggi come una sintesi vitale per l’uomo che vuole attraverso la cultura e l’arte cercare Dio. Il grande patrimonio di cultura e spiritualità che il Nostro Padre Francesco attraverso i suoi figli ci ha tramandato con la loro fedeltà è attaccamento alle sue radici ci pone nelle condizioni di vivere una bellezza che costituisce al tempo stesso oltre ad un percorso artistico ed estetico nel corso dei secoli, anche e soprattutto un itinerario di fede. Ecco allora che la Fondazione pone la sua azione al servizio del fortunato slogan “videre et providere”, conoscere per conservare ponendo l’accento sulla necessità di far crescere la nostra cultura in modo da sapere provvedere. “ A nessuno sfugge che la conoscenza è la porta di accesso alla tutela , che è un tema attuale anche per i nostri beni culturali. Non è che siano mancati degli episodi lodevoli di cosciente partecipazione alla salvaguardia di tutto ciò che è parte integrante della storia materiale dell’Ordine. Però sono dei casi isolati e come tali rimangono. Entrano nel valore simbolico, perché spesso sono privi di metodi di indagine, di aggiornamento, di professionalità. L’incontro che ne deriva dalla rendere fruibile, attraverso l’opera di promozione e valorizzazione da parte nostra mette l’uomo contemporaneo di fronte alla grande personalità e santità del Santo Fondatore Francesco di Paola. La sua storia viva attraverso i secoli, che le varie mostre e cataloghi promosse nel corso di questi anni – grazie all’aiuto di Mons. Pietro Amato “ anch’egli minimo che vive l’esperienza del Paolano fuori del convento “ ci invita a vivere il tempo denso del vissuto antico. Sappiamo che “l’arte è capace di esprimere e rendere visibile il bisogno dell’uomo di andare oltre ciò che si vede, perché manifesta la sete e la ricerca dell’Infinito” per questo offriamo il nostro impegno per continuare a promuovere e valorizzare tutto ciò che la cultura e l’arte prima e dopo nel corso dei secoli con appassionata dedizione cercano nuove epifanie della bellezza per farne dono al mondo attraverso la creazione artistica.
STATUTO DELLA FONDAZIONE SAN FRANCESCO DI PAOLA
ART. 1
É costituita la “Fondazione San Francesco di Paola”, organizzazione non lucrativa di utilità sociale.
La Fondazione assume nella propria denominazione la qualifica di organizzazione non lucrativa di utilità sociale (in breve ONLUS) che ne costituisce peculiare segno distintivo ed a tale scopo viene inserita in ogni comunicazione e manifestazione esterna della medesima.
La Fondazione non ha scopo di lucro.
ART. 2
La Fondazione si propone esclusivamente finalità di solidarietà sociale, quali la tutela, promozione e valorizzazione delle cose d’interesse artistico e storico di cui alla legge l giugno 1939, n. l 089, ivi comprese le biblioteche e i beni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1963, n. l 049, e la promozione della cultura e dell’arte in genere e su S. Francesco di Paola e l’Ordine dei Minimi in particolare.
È fatto divieto alla Fondazione di svolgere attività diverse da quelle istituzionali suddette, ad eccezione delle attività direttamente connesse e nel rispetto delle condizioni e dei limiti di cui all’art. 10, comma 5, del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460.